Onorevoli Colleghi! - L'ordinamento comunitario stabilisce in modo inequivocabile che gli Stati membri hanno l'obbligo di risarcire i loro cittadini, qualora questi si trovino a subire i danni determinati da violazioni del diritto comunitario imputabili agli Stati medesimi. Per quanto riguarda l'applicazione del regime comunitario delle quote latte, la sesta sezione della Corte di giustizia delle Comunità europee, con sentenza del 25 marzo 2004, emessa in relazione ai procedimenti riuniti C-231/00, C-303/00 e C-451/00, ha riconosciuto le inadempienze dello Stato italiano e ha indicato ai produttori ricorrenti la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni che ritengono di avere subìto a seguito di tali inadempienze.
      La presente proposta di legge si pone la finalità di consentire l'attuazione della succitata sentenza della Corte di giustizia e di estenderne gli effetti a tutti gli altri produttori che si trovano in situazioni analoghe a quella dei ricorrenti nei procedimenti di cui sopra, ossia a tutti coloro che, certi delle inadempienze dello Stato in materia di quote latte, non hanno rinunciato, in nessuna sede o circostanza, alle opposizioni ai provvedimenti di pagamento emessi a loro carico, né hanno aderito alla rateizzazione di quanto imputato a titolo di prelievo supplementare, dal 1995-1996 in avanti.
      Considerato che, anche a seguito delle suddette inadempienze, il settore lattiero caseario italiano è gravato dall'onere insostenibile di un prelievo supplementare pregresso di 1,6 miliardi di euro, che ne compromette seriamente le prospettive future, si raccomanda la sollecita approvazione della presente proposta di legge.

 

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